Creare hypervideo
3 La scelta del video adatto
Non ogni video prodotto in lingua italiana si presta a essere didattizzato e a sollecitare nell’apprendente una riflessione interculturale.
Video adatti a tematizzare aspetti culturali
Alcuni video non risultano adatti perché poco professionali (p. es. le battute sono poco autentiche), altri perché la densità di elementi culturalmente marcata è bassa.
Si prestano a sollecitare una riflessione interculturale invece:
- i video ricchi di elementi culturalmente marcati senza essere evidenziati o esplicitati. Siamo allora noi insegnanti che li reperiamo e li sottoponiamo, tramite l’hypervideo, all’attenzione dell’apprendente: un esempio può essere una fiction della RAI in cui la comunicazione e l’ambientazione è marcata a livello culturale (formule fisse, gestualità, convenzioni, oggettistica);
- i video che hanno come scopo la riflessione su un elemento culturale, per esempio una riflessione sugli accenti regionali e sulle espressioni dialettali realizzata per un pubblico italofono o un documentario su un patrimonio culturale. Tali video già pongono il focus su elementi culturali e andranno didattizzati in modo da rendere comprensibile il loro input all’apprendente;
- i video che stereotipizzano elementi culturali. Ne sono un esempio i tanti film italiani che presentano vicende in cui il cittadino aggira le regole dello stato (p. es. “La buca”) e che esasperano comportamenti e atteggiamenti ritenuti tipicamente italiani dagli italiani stessi. Video di questo tipo vanno didattizzati con particolare attenzione: si tratterà di trattare lo stereotipo come tale, e interrogarsi piuttosto sulle ragioni che portano a esprimerlo come tale.
Alla ricerca degli elementi culturali in un video
Ma quali elementi, all’interno di un video, si possono considerare come “culturalmente marcati” e quindi significativi per un apprendente di lingua straniera?
Eccone alcuni che, secondo Balboni (2017: 8-9), potrebbero risultare interessanti per sensibilizzare l’apprendente alle differenze interculturali:
- problemi di comunicazione dovuti a valori culturali, al concetto di tempo, al concetto spazio, alla gerarchia, il rispetto, lo status, il concetto di famiglia, l’onestà, la lealtà, il fair play, il mondo metaforico, il concetto di pubblico e privato
- gli strumenti della comunicazione non verbale: comunicare con il corpo (la testa, il viso, le braccia, le gambe, gli inchini, odori e rumori del corpo), ma anche la “prossemica” (la distanza tra corpi come forma di comunicazione) e con l’“oggettemica” (comunicare con oggetti e status symbol come l’abbigliamento, gli status symbols, il denaro, il cibo, le bevande);
- i problemi intercultuali legati alla lingua: problemi legati alla fonetica, alle parole, alla grammatica, alla struttura del testo, agli aspetti pragmatici della lingua;
- eventi comunicativi codificati come la telefonata, la riunione formale, la cena, il corteggiamento, ecc.
Nella scelta di un video occorre dunque chiedersi se vi è la presenza di uno o più di questi elementi. Alcuni video esplicitano gli aspetti culturali, altri li veicolano in modo implicito. In entrambi i casi bisogna reperirli e chiedersi quali di essi l’apprendente nota e capisce, e quali invece non nota o non capisce. L’hypervideo può allora renderli palesi, esplicitarli, eventualmente spiegarli e così favorire il noticing.
Occorre inoltre chiedersi se il video che scegliamo presenta dei problemi comunicativi legati alla dimensione culturale (i cosiddetti critical incidents ) oppure se, al contrario, in esso osserviamo delle buone pratiche di comunicazioni riuscite. Si potrà allora, nel caso di critical incidents, scegliere una didattizzazione che porta a evidenziare gli elementi che hanno contribuito ai malitesi, oppure, al contrario nel caso di comunicazioni efficaci, evidenziare gli elementi che contribuiscono a raggiungere l’obiettivo comunicativo.
Sono inoltre particolarmente interessanti per l’apprendente straniero/a quei video in cui sono presenti elementi culturali impliciti nella cultura target e tuttavia assenti o differenti nella cultura dell’apprendente (la presenza di un carabiniere invece che di una poliziotta, una moka, un’ape, ecc.) che in sé stessi non contribuiscono al raggiungimento dell’obiettivo comunicativo ma che semplicemente, con la loro presenza, denotano culturalmente un video e che, se colti e apprezzati, sensibilizzano l’apprendente alle peculiarità culturali della lingua target.
Alcuni video adatti a essere elaborati in hypervideo
Di seguito proponiamo un padlet con suggerimenti di video adatti per progetti di hypervideo in diverse lingue:
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