Creare hypervideo

1 L’hypervideo è un mini-manuale

È davvero fattibile, per un(‘)insegnante, realizzare hypervideo investendo un tempo di preparazione ragionevole rispetto al risultato? Sul fronte tecnico, possiamo anticipare che, alle difficoltà iniziali per apprendere a maneggiare il software, segue una fase di buona produttività. Le difficoltà maggiori le abbiamo invece incontrate nel processo di didattizzazione. Dopo mesi di esperimenti, abbiamo capito che è particolarmente difficile selezionare, estrapolare, presentare e approfondire elementi culturali nei film senza banalizzarli. Ma è anche difficile reperirli, sia per i/le madrelingua come noi (per cui gli impliciti culturali sono, appunto, impliciti), sia per insegnanti non madrelingua (per i quali gli impliciti sono difficili da interpretare, soprattutto quando non sono realia, bensì atteggiamenti e intenzioni). Questa, dunque, è la prima «lezione imparata»: realizzare un hypervideo non è una cosa da poco. È come creare un mini-manuale. Richiede un alto grado di pianificazione e un meticoloso lavoro sul materiale video.

In breve, ecco le tappe principali da seguire:

  • scegliere il video in funzione degli obiettivi didattici, degli interessi dell’apprendente, del potenziale del video per far notare aspetti linguistici o culturali;
  • ev. tagliare il video;
  • visionare il video più volte per acuire il proprio sguardo critico sul potenziale linguistico e culturale (per esempio: guardare il video senza audio, approntare la trascrizione dei dialoghi, annotare p. es. con Rocket Note i passaggi più significativi, ecc.);
  • definire e selezionare di conseguenza gli obiettivi didattici dettagliati;
  • scegliere il software da utilizzare;
  • scegliere le scene su cui soffermarsi nel video in base agli obiettivi;
  • annotare “sul” video gli elementi desiderati: testi, immagini e elementi interattivi;
  • testare e ritestare il prodotto più volte;
  • utilizzare il documento (in classe, a casa, in DAD…);
  • modificare e migliorare le annotazioni in base alle esperienze fatte in classe;
  • condividere l’hypervideo con colleghi e colleghe.

In particolare l’ultimo punto ci sembra essenziale: il lavoro che sta a monte di un buon hypervideo è immenso, quindi è opportuno poterlo condividere. Purtroppo, tuttavia, le leggi in vigore non lo permettono nella misura che sarebbe desiderabile (cfr. capitolo Diritti d’autore: cosa si può fare, cosa no). Questa è un’altra delle “lezioni imparate” in questo progetto.

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